Azioni Eni: Quotazioni, Previsioni, Investimenti

Quotata su Borsa Italiana e, in modo particolare, nel FTSE MIB in quanto una fra le società italiane a più alta capitalizzazione, Eni si pone, in termini di fatturato, fra le prime 25 aziende al mondo, vantando approssimativamente 80.000 dipendenti e operando in circa 90 paesi.

Le azioni Eni si rivelano particolarmente allettanti agli occhi degli investitori che vogliono trarre profitti dal petrolio mediante il mercato borsistico. 

Azioni Eni: Quotazioni, Previsioni, Investimenti

Azioni Eni: storia di una grande società petrolifera

L’operato di questa azienda, nata come Ente Nazionale Idrocarburi e convertita in società per azioni nel 1992, circoscrive numerosi settori quali petrolio, produzione di energia elettrica, petrolchimica, gas naturale e costruzioni. Si tratta di uno dei colossi mondiali del petrolio. Questa multinazionale venne creata dallo Stato Italiano nel 1953, sotto la presidenza di Enrico Mattei, che ne tenette le redini sino al 1962, anno della sua morte.

Lo Stato Italiano detiene una quota superiore al 30%, il resto del capitale azionario è stato venduto fra il 1995 e il 2001.  Dal 2006 in poi, l’azienda ha acquisito numerose azioni e società, come la Snamprogetti, o la maggioranza azionaria della società belga Distrigas S.A. In seguito, l’Eni avviò un’OPA obbligatoria sulle restanti azioni Distrigas, che si è conclusa positivamente nel 2009, cosa confermò la posizione predominante dell’Eni nel mercato europeo del gas naturale. iIl mercato a cui punta l’Eni è ovviamente quello europeo, ma un buon volume d’affari viene realizzato anche in Asia, in Africa e in America. Questa società leader è quotata sia al New York Stock Exchange (NYSE) che nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano.

Emma Marcegaglia ne è l’attuale presidente dal 2014 e, sempre dallo stesso anno, Claudio Descalzi ne è amministratore delegato.

Di cosa di occupa questa azienda leader nel settore dei gas naturali?

L’operato del gruppo Eni può essere riassunto come segue:

  • Raffinazione e distribuzione del petrolio e dei suoi derivati, avendo all’attivo oltre 6.000 stazioni di servizio in Europa e 3 raffinerie;
  • Acquisto e vendita di gas naturale;
  • Produzione di elettricità;
  • Trivellazioni offshore, costruzione, gestione e manutenzione di installazioni di produzioni di idrocarburi, industrie petrolchimiche e raffinerie;
  • Petrolchimica

Azioni Eni: Quotazioni

Se osserviamo lo storico delle quotazioni Eni possiamo constatare come negli anni successivi alla crisi economica globale, in particolare tra il 2008 e il 2009, il titolo sia crollato da € 26 a € 12 euro. Tuttavia, sempre nel 2009, l’azione Eni ha recuperato tornando poco sopra i € 18.

Fra il 2015 e il 2016, il fattore che ha inciso maggiormente sul calo del titolo Eni è stato il crollo del prezzo del petrolio, portandolo da una quotazione di 14 Euro a 12 Euro.

Da quanto appena detto, possiamo capire come in condizioni economiche internazionali mediamente stabili, la fluttuazione del prezzo del petrolio influisce in maniera molto decisa sul rendimento delle azioni ENI: possiamo quindi affermare che il titolo è fortemente correlato al prezzo del petrolio (leggi anche La Correlazione Tra il Prezzo del Petrolio e i Mercati Finanziari).

Azioni Eni: Dividendi

Da molti anni, i dividendi Eni si trovano in un range compreso tra 0,50 e 0,65 Euro per azione. E ciò è sicuramente positivo per gli investitori che preferiscono una strategia a lungo termine, senza contare che il dividendo annuale sia rimasto piuttosto costante in tutto questo tempo nonostante la crisi economica e il crollo del prezzo del petrolio.

Inoltre, anche i CFD azionari garantiscono il beneficio economico derivante dal pagamento dei dividendi. La somma pagata sarà tuttavia proporzionata alla leva finanziaria applicata all’apertura della posizione.

Investire in azioni Eni

Trattandosi di un titolo con una buona capitalizzazione, che paga buoni dividendi e che infonde un senso di solidità data la sua diffusione, potrebbe risultare allettante, per un investitore, acquistare azioni Eni. Vediamo una panoramica:

I ricavi dell’Eni relativi all’anno 2016, sono stati di 55.762 milioni di euro, causando una perdita di -1.464 milioni e confermando un calo costante rispetto al 2011. Di recente la situazione ha subìto un’inversione di tendenza, che tuttavia rende la redditività della compagnia piuttosto scarsa. Nonostante ciò, la società dispone di un’elevata liquidità ed è a buon mercato.

Comunque sia, investire su azioni Eni equivale in investire in una grandissima società che ha un altrettanto importante peso sul mercato azionario. Va da sé che il prezzo del petrolio influenzi in maniera piuttosto tangibile i rendimenti delle azioni, in termini di variazioni di quotazioni in Borsa.

Investire in azioni Eni: le varie modalità

Per investire nella modalità tradizionale, ovvero mediante l’acquisto di azioni Eni in banca o tramite SGR (leggi anche SGR e SICAV: Cosa sono e Come funzionano), è necessario soprattutto la mentalità adatta per investire a lungo termine, in un arco temporale che può riguardare in genere 2 o 3 anni o, come viene consigliato, 5 anni.
Investendo ”alla vecchia maniera”, si consiglia l’impiego di un professionista che viene in genere indirizzato dalla banca o dall’SGR cui l’investitore si è rivolto per investire in azioni Eni. Consigliamo comunque la consulenza di un professionista esterno in maniera tale da avere una visione più ampia ed estranea da eventuali conflitti di interesse.

CFD

E’ inoltre possibile fare trading su azioni Eni mediante i CFD, strumenti finanziari che replicano un asset che, nel caso dei CFD Eni, è rappresentato dalle azioni stesse quotate sul FTSE MIB. Al valore minimo il broker scelto andrà ad aggiungere una piccola percentuale di spread di gran lunga inferiore alle commissioni proprie di altre soluzioni d’investimento.

Se la modalità tradizionale per investire in azioni Eni illustrata precedentemente riguarda il lungo termine, fare trading con i CFD è invece la soluzione ottimale per il breve termine. Va da sé che le posizioni aperte non dovrebbero restare tali troppo a lungo.

 

Piattaforme e Trading sui CFD di Eni

Tradare azioni Eni è possibile grazie ad una piattaforma di negoziazione, che consente il piazzamento del broker e che viene di norma messa a disposizione dell’investitore dal broker e in maniera gratuita. Di piattaforme ce ne sono molteplici e consigliamo di scegliere quella più adatta al grado di cultura finanziaria. La piattaforma eToro si confà maggiormente ai principianti per via della socialità che consente di chiedere consigli ad altri trader appartenenti alla piattaforma e di copiarne le operazioni più vincenti. Plus500 invece è più adatta a trader che abbiano alle spalle una maggiore esperienza d’investimenti, questo per via della grande quantità di titoli che è possibile negoziare. A differenza di eToro, non presenta la possibilità di comunicare con altri membri della community.

Azioni Eni: Previsioni

Ci sono degli elementi che consentono di ottenere delle previsioni sulle azioni Eni, indispensabili da conoscere se si vuole investire in esse:

  • Analisi delle tendenze e altri indicatori;
  • La salute economica del settore relativo all’energia;
  • L’evoluzione della domanda proveniente dall’industria;
  • Il prezzo e la produzione del petrolio greggio;
  • Le condizioni generali della salute economica europea

Azioni Eni: previsioni 2018

Nel 2017, le prestazioni Eni sono risultate essere piuttosto fiacche ma non è buona cosa farsi scoraggiare: la società leader europea nell’ambito dei gas naturali, è riuscita a tornare in utile e a confermare il dividendo. Tutto ciò consegue in un aumento della produzione. Considerando il buon dividend yield, ENI, se hai pensato di investire in azioni Eni, hai fatto assolutamente bene.

Azioni Eni: storico 2008/2018

Azioni EniCome si può ben vedere su questo grafico, negli ultimi 10 anni le azioni Eni hanno perso il 52.79% rispetto al loro massimo storico di 26,93 €.

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