Come Le Borse Reagiscono Agli Attacchi Terroristici

Da Londra passando per Parigi, Bruxelles e Nizza, gli attacchi terroristici influenzano la relativa calma presente nel mondo del lavoro con crescente regolarità. Primo fra tutti, a soffrire è il settore dei viaggi, ma anche aziende come Starbucks Corp. (SBUX), che ha investito pesantemente negli aeroporti di tutto il mondo. In che modo rispondono i mercati finanziari a questi eventi?

Il primo giorno di negoziazione dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre 2015, l’indice del mercato azionario francese, il CAC 40, è sceso oltre l’1% appena dopo l’apertura, ma è riuscito a risalire poco dopo. Allo stesso modo, l’indice azionario EuroStoxx 50, composto da imprese appartenenti a tutta l’Eurozona, ha aperto in negativo ma è poi rapidamente salito.

L’Europa è e rimarrà una destinazione turistica. Ma la serie di attacchi terroristici nel corso dell’ultimo anno continueranno ad avere un effetto negativo in alcuni settori dell’economia. Secondo una stima, gli attacchi di Parigi hanno causato perdite per oltre $ 2 miliardi nel settore dei viaggi e dell’entertainment in Europa. Nello specifico, i titoli del gruppo alberghiero francese Accor S.A. (AC.PA) hanno perso quasi il 5%, Air France-KLM (AF.PA) quasi il 6% e il Groupe Eurotunnel S.A (GET.PA) oltre il 3%. Il 10 settembre 2001 (il giorno prima degli attacchi terroristici al World Trade Center), il Dow Jones Industrial Average (DJIA) ha chiuso a 9,605.51.

Dopo l’attentato, il mercato riaprì il 17 settembre 2001 con un livello basso intraday di 8,755.46. L’indice non avrebbe recuperato per un mese. Gli attacchi terroristici dell’11 Settembre 2001 rappresentano uno degli esempi più estremi di ciò che un tale evento può causare ai mercati finanziari e ai singoli titoli. Il concetto base è che gli attacchi terroristici non dovrebbero aver luogo nei principali centri finanziari (come New York, Londra o Tokyo), così da non danneggiare maggiormente la fiducia dei mercati e dei prezzi azionari. Vediamo ora come tali eventi possono influenzare il portafoglio azionario di un investitore e come è possibile proteggersi.

Fino a poco tempo fa le attività terroristiche, finanziariamente parlando, colpivano maggiormente gli “asset strategici” come il settore petrolifero e le istituzioni finanziarie. Ma fino ad oggi, la maggior parte delle grandi banche e le sedi di brokeraggio a New York e Londra hanno avuto la (relativa) sicurezza e la ridondanza per prevenire o gestire al meglio questi tipi di attacchi.

Tuttavia, le banche e le grandi compagnie petrolifere non sono le uniche aziende in grado di “sentire” l’impatto delle attività terroristiche. Uno studio del 2005 condotto dalla Ohio State University dal titolo “Il terrorismo e la Borsa” ha individuato come 75 attacchi terroristici abbiano colpito specifiche aziende e che la perdita media per impresa (ad attacco) sia stata di $ 401 milioni in capitalizzazione di mercato. Ma la reazione agli attacchi terroristici è spesso più emotiva che reale.

Ad esempio, mentre una breve interruzione della fornitura di petrolio dall’Iraq non è in grado di aumentare i prezzi mondiali del petrolio in modo significativo, le voci o le minacce di attacchi possono causare un picco improvviso del prezzo del petrolio perché in questi casi, ovviamente, si tende a temere il peggio. Dopo l’attacco verificatosi in Arabia Saudita nel 2004, i prezzi dei futures sul petrolio greggio sono saliti di $ 2,50 il giorno dopo.

Allo stesso modo, dal momento che la Siria è un grande fornitore di petrolio, gli attacchi di Parigi hanno creato fin da subito un picco nel prezzo del petrolio. Dato che gli attacchi terroristici sono spesso visti come eventi che hanno un maggiore impatto sul petrolio e sulle istituzioni finanziarie, gli investitori dovrebbero accertarsi che i loro portafogli siano diversificati di conseguenza. Ciò significa che un portafoglio azionario che ha titoli di compagnie aeree, società petrolifere ed energetiche rischia di essere il più colpito da attività o da voci di attacchi terroristici.

I Titoli Più Colpiti

Vediamo ora i settori dell’economia che hanno più probabilità di subire movimenti di prezzo a causa di attività terroristiche.

  • Petrolio e Gas – Mentre l’interruzione della fornitura di petrolio può essere una minaccia per le entrate e i profitti delle grandi compagnie petrolifere come Exxon Mobil Corp. (XOM) e ConocoPhillips (COP), se la preoccupazione non si materializza con un prolungato calo della fornitura, la legge della domanda e dell’offerta può ancora guidare il prezzo del petrolio in su. Quindi, queste aziende possono avere conseguenze negative da interruzioni a lungo termine della fornitura energetica, ma possono essere aiutate da aumenti del prezzo del petrolio a causa della domanda.
  • Compagnie aeree – Gli attacchi dell’11 settembre hanno dimostrato che le azioni delle compagnie aeree possono essere fortemente danneggiate sia dalla perdita di fiducia del pubblico nel prendere l’aereo, sia dall’aumento del prezzo del carburante.
  • Settore auto – Viste le perdite subite dalle case automobilistiche con sede negli Stati Uniti nel corso degli ultimi due anni, le società di questo settore sono molto sensibili alle variazioni di prezzo del carburante. Prezzi più elevati tengono lontani gli acquirenti da Suv e Pick-up, che spesso sono i veicoli più redditizi per le case automobilistiche.
  • Titoli bancari – Ogni attacco terroristico paralizza l’infrastruttura finanziaria dei mercati, rendendo quindi i titoli delle aziende del settore bancario più vulnerabili.

Reti di Sicurezza

Oggi esistono alcuni titoli che potrebbero essere considerati rifugi sicuri per gli investitori preoccupati del terrorismo e dal suo impatto sui prezzi delle azioni. Ad esempio, i titoli del settore IT possono far bene durante tali eventi, così come le aziende che forniscono servizi di sicurezza fisica in luoghi come aeroporti.

Titoli difensivi di società che producono armi, munizioni ed aerei tendono a reagire bene ai timori derivanti dal terrorismo. Boeing Co. (BA), ad esempio, ha guadagnato circa l’1,25% a metà giornata del primo giorno di negoziazione dopo gli attacchi di Parigi e non a causa di nuove strategie business adottate dalla società. L’aggiunta di questi titoli difensivi al proprio portafoglio può proteggere gli investitori dalle preoccupazioni per il terrorismo. Ma a prescindere da questi eventi, i titoli dei settori sopra citati rappresentano comunque dei buoni buoni investimenti in ogni condizione di mercato.

Impostazione Degli Stop

Un’altra tattica adottabile dagli investitori preoccupati per questioni di terrorismo è quella di mettere gli stop loss sulle azioni che possono essere vulnerabili ai forti cali di prezzo in caso di attacchi. Questi stop sono molto utili per evitare di perdere una grande quantità di denaro sui titoli più a rischio.

Conclusioni

Anche se non esiste una strategia perfetta per la copertura del rischio contro il terrorismo, esistono dei titoli che hanno meno probabilità di essere danneggiati da eventi di questo tipo. Inoltre, vi sono dei metodi per fare in modo che le azioni siano vendute se scendono più di quanto un investitore sia disposto a rischiare.

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