Come Leggere Le Quotazioni Azionarie Nella Borsa Americana

Investire è molto più che un gioco di numeri. Ma è anche vero che i numeri e gli acronimi di Borsa sono importanti se vogliamo capire cosa sta succedendo in un mercato azionario o con un titolo acquistato. Le quotazioni azionarie, che potete trovare sui quotidiani oppure online sui siti specializzati, rappresentano la base più importante di numeri che i trader possono consultare oggi per tenersi sempre aggiornati sull’andamento dei mercati. Tuttavia, la loro lettura non è sempre facile e immediata, soprattutto per la presenza di alcuni acronimi particolari. Oggi vedremo appunto come leggere le quotazioni azionarie e, in particolar modo, quelle che potete trovare sui giornali finanziari riguardanti la borsa americana (come il Wall Street Journal), contenenti informazioni preziosissime sul New York Stock Exchange e il mercato NASDAQ.

Sigle Più Importanti Del WSJ

Il formato offerto dal Wall Street Journal non è molto complicato da capire. Di seguito vedremo le varie colonne delle quotazioni azionarie e il loro significato:

  • YTD% CHGVariazione percentuale Year to Date. Rendimento dei titoli calcolato dal primo gennaio dell’anno in corso. La percentuale è calcolata per frazionamenti azionari e dividendi oltre il 10%.
  • 52-week HI & LO – Questi due numeri registrano il prezzo più alto e più basso negoziato durante l’ultimo periodo di 52 settimane, ma non include il giorno precedente. I numeri possono essere adattati per i pagamenti azionari o per i grandi dividendi.
  • Stock (SYM) – Il nome del titolo (spesso abbreviato) e il simbolo di borsa quotati. Il simbolo è in grassetto nel WSJ, ma in altri giornali questo simbolo non è presente o non è in grassetto.
  • DIV – E’ la percentuale di distribuzione dei dividendi. Se non indicata in una nota a piè di pagina, questa riflette il dividendo annuale in base all’ultima erogazione regolare.
  • Yield% – La percentuale di rendimento sono i dividendi o altre spese pagate agli azionisti sotto forma di percentuale del prezzo del titolo.
  • PE – Rappresenta il Price to Earnings Ratio (meglio conosciuto come P/E o P/U in Italia), ovvero il rapporto tra la capitalizzazione di borsa dell’emittente e gli utili conseguiti.
  • VOL 100s – Il volume delle vendite, che viene espresso con due zeri mancanti. Ad esempio, se il numero riportato è 1959, significa che il volume delle vendite per l’azione in questione era di 195.900 per la giornata. Una “f” indica quattro zeri mancanti. Ad ogni modo, questi rappresentano dati non ufficiali.
  • CLOSE – Si tratta dell’ultimo prezzo a cui è stato scambiato il titolo quel giorno. Ciò non significa che sarà anche il prezzo del titolo all’apertura del giorno successivo.
  • NET CHANGE – E’ la variazione netta, che viene calcolata a partire dalla chiusura del giorno precedente, in modo da confrontare la variazione di prezzo rispetto alla chiusura del giorno precedente.
  • Footnotes – In tutte le quotazioni azionarie potete notare delle note a piè di pagina. La loro funzione è quella di informare il lettore della presenza di circostanze straordinarie nell’andamento del titolo, come ad esempio nuovi massimi o minimi, se si tratta del primo giorno di negoziazione, un dividendo insolito, e così via.

Le quotazione azionarie presenti sui giornali di casa nostra, come Il Sole 24 Ore, non hanno alcune di queste voci o hanno sigle diverse. Tuttavia, per chi segue il mercato americano, fonti come il Wall Street Journal devono diventare la vostra Bibbia!

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