Euro Debole: Chi Guadagna e Chi Perde

La persistente crisi dell’Eurozona ha portato con sé una diminuzione del valore dell’Euro (EUR) rispetto ad alcune valute, soprattutto il Dollaro americano (USD). Con una situazione economica in Europa ancora traballante, la Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente avviato una strategia di quantitative easing per stimolare la crescita. Allo stesso tempo, i problemi della Grecia sono ben lontani da una soluzione definitiva, con il nuovo governo greco che minaccia costantemente di uscire dall’Euro e non adempiere così agli impegni presi. Tutti questi fattori dovrebbero mantenere l’Euro a livelli bassi per qualche tempo.

Vediamo ora chi guadagna e chi perde da questa situazione.

Chi Ci Guadagna

  • Gli importatori di prodotti europei – Le aziende che utilizzano componenti europei troveranno le loro catene di fornitura sempre più accessibili. Aziende di trasporti che acquistano auto e camion europei beneficeranno dell’Euro debole comprando ad un costo ridotto. Allo stesso modo, le compagnie aeree che acquistano i loro aerei da Airbus o da altri costruttori di aeromobili europei potranno farlo a prezzi migliori del solito. E tale situazione potrebbe aiutare ad aumentare i margini di profitto per queste imprese.
  • Consumatori americani – I consumatori americani hanno già appurato come i materiali di consumo importati, come vini e formaggi provenienti da Francia e Italia, siano attualmente diventati più accessibili. Auto tedesche, tra cui Audi, Mercedes Benz, BMW e Volkswagen sono oggi meno costose negli Stati Uniti.
  • Gli investitori in società europee che hanno business importanti negli Stati Uniti – Gli investitori americani sono in grado di acquistare azioni di società estere attraverso ADRs quotati sulle borse statunitensi. ADR europei di aziende che hanno una grande presenza negli Stati Uniti possono beneficiare dell’Euro debole aumentando le vendite negli USA. La Bayer, grande produttore tedesco di farmaci, riferisce che un deprezzamento dell’1% dell’Euro potrebbe far aumentare le sue vendite di ben € 260 milioni! Il colosso degli aeromobili Airbus potrebbe invece incrementare i suoi profitti di $ 1 miliardo per ogni 0,10 centesimi di declino dell’euro, mentre il produttore chimico BASF prevede un supplemento di 50 € milioni di guadagni per ogni centesimo perso dall’euro.
  • Turisti e Viaggiatori verso l’Europa – Quando l’Euro è debole significa che il dollaro è forte, relativamente parlando. I turisti e viaggiatori d’affari potranno quindi trarre vantaggio da questa situazione. Inoltre, società statunitensi che inviano regolarmente impiegati in Europa per affari potranno anche beneficiare di alloggi meno costosi.

Chi Ci Perde

  • Chi esporta verso l’Europa – Società statunitensi che esportano verso l’Europa avranno tutto da perdere da un Euro debole, in quanto i loro prodotti diventeranno più costosi per gli acquirenti europei. Aziende come la Coca-Cola Enterprises (CCE), Philip Morris (PM), McDonalds (MCD) e il produttore di elettrodomestici Harman International (HAR), ad esempio, avranno sensibili cali della domanda in quanto la maggior parte delle loro entrate annuali si basano sulle vendite ai clienti europei. Quindi, chi ha investito in società americane che hanno grande esposizione sul mercato europeo dovrebbero affrontare la situazione con molta oculatezza.
  • L’industria del turismo americana – Con l’Euro debole, il settore turistico americano potrebbe entrare in crisi, visto che le destinazioni oltreoceano diventerebbero più costose per i cittadini europei. Se è vero che il settore ha già registrato un minor numero di viaggiatori europei in visita negli Stati Uniti negli ultimi anni, i turisti provenienti da altre parti del mondo, come l’Asia e il Sud America, che hanno in qualche modo compensato l’impatto negativo del minor numero di cittadini europei verso gli USA.

Riepilogando, l’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro ha creato sia vincitori che vinti e, attualmente, si prevede che la valuta europea continuerà ancora a perdere terreno.

Mentre importatori e consumatori di beni europei ne beneficeranno, gli esportatori statunitensi verso l’Europa vivranno tempi difficili in quanto assisteranno ad un consistente calo del loro introiti. Ciò significa che le società americane che hanno grandi affari in Europa sperimenteranno una minore redditività dei loro titoli, mentre le aziende europee che hanno interessi in America vedranno aumentare il prezzo delle loro azioni.

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