Investire in aziende biotecnologiche: rischi e vantaggi

Le aziende biotecnologiche (dette anche biotech) usano la tecnologia per sfruttare i processi biologici, al fine di creare nuovi prodotti per il mercato. Sebbene queste aziende tendono a focalizzarsi principalmente sul campo medico, esse creano al contempo prodotti anche per altri settori, come quello ambientale, quello legato alla produzione alimentare e all’agricoltura. Ad esempio, si potrebbe adoperare la biotecnologia per produrre maggiori raccolti e combattere i parassiti. La Amgen, Inc. (in borsa la trovi con il codice AMGN), nell’ambito della lotta contro le malattie, e la Gilead Sciences, Inc. (in borsa la trovi con il codice GILD) sono esempi di aziende biotecnologiche in cui investire.

 

Investire in aziende biotecnologiche: rischi e vantaggi

 

Investire in aziende biotecnologiche: rischi e vantaggi

Le aziende biotecnologiche hanno un grande potenziale di profitto, considerando che operano in un’area relativamente nuova. Dal momento che la longevità e gli standard di vita sono aumentati in tutto il mondo, è altamente probabile che ci sia una maggiore richiesta di prodotti di aziende biotech. Inoltre, con i rapidi potenziamenti nel settore tecnologico, queste aziende hanno un maggior potenziale di produrre prodotti innovativi. Nella misura in cui una di queste aziende riesce a realizzare un nuovo prodotto, conseguentemente aumenteranno le possibilità di ottenere grandi rendimenti.

Le aziende biotecnologiche ottengono generalmente una protezione brevettuale per i loro prodotti, cosa che dà loro un tempo di reazione nel mercato, mentre recuperano i costi impiegati nella ricerca e sviluppo. Dopo che il periodo di protezione del brevetto termina, hanno una posizione di mercato più consolidata rispetto ai loro concorrenti. Questo offre anche opportunità per ottenere grandi premi.

Infatti, nel periodo di 10 anni terminato l’11 marzo 2015, l’indice S & P Biotechnology Select Industry ha registrato un rendimento del 20%, rispetto al rendimento del 7,7% dell’indice S & P 500. Questo è sintomatico del fascino che le società biotech esercitano sugli investitori. E per gli investitori più propensi, non dimentichiamo anche un altro tipo di ”premio”: quello dato dalla ricompensa morale nel sapere di aver aiutato a combattere le malattie, salvare vite umane e aver contribuito a far avanzare il progresso scientifico.

Investire in aziende biotecnologiche: rischi e vantaggi

Rischi

Tuttavia, gli investitori dovrebbero valutare il potenziale di rendimenti eccezionali che queste società offrono in relazione ai loro rischi, che sono molti. Per citarne uno, c’è un lungo periodo di ”incubazione” nel momento in cui il denaro viene investito nella ricerca e sviluppo, con la speranza che si giunga ad un prodotto finale di successo.

Per esempio, sviluppare un farmaco potrebbe arrivare a costare anche un miliardo di dollari. Inoltre, per i prodotti venduti negli Stati Uniti, le aziende biotech devono anche ottenere l’approvazione da parte della Food and Drug Administration per i loro farmaci, e si tratta di un processo lungo e oneroso.

Ci sono una serie di sperimentazioni da fare e possibili test sugli umani, con la FDA coinvolta in ogni fase. Potrebbe inoltre essere possibile che durante il corso di queste sperimentazioni, l’azienda scopra che il suo prodotto non è valido. L’intero processo potrebbe richiedere fino a 10 anni, durante i quali la società non sta facendo alcun profitto su prodotto.

Inoltre, potrebbero verificarsi cambiamenti tecnologici durante la fase di ricerca e sviluppo che finirebbero con l’avere un impatto negativo sul prodotto. Gli investitori potrebbero volersi tirare indietro durante questo lungo processo.

Secondo un rapporto del settore biotecnologico del 2014 di Ernst & Young, ben il 36% dei farmaci non supera la fase preliminare del loro sviluppo, un altro 68% non supera la fase intermedia e un altro 40% viene escluso nella fase finale; a quel punto sono già stati investiti molti soldi in ricerca e sviluppo.

Inoltre, dato che queste società si impegnano in processi di sviluppo così rischiosi, è difficile per gli analisti valutarle con precisione. Questa è una delle ragioni per cui le azioni di aziende biotecnologiche tendono ad essere volatili (leggi anche: La volatilità nel mercato azionario ). Un altro motivo è dato dal fatto che molti fattori sono legati al processo di ricerca e sviluppo, pertanto i prezzi di queste azioni tendono ad essere fortemente influenzati da eventuali notizie positive o negative relative alla loro approvazione da parte dell’FDA e ai test clinici.

Se un’azienda biotech è in grado di commercializzare con successo il suo prodotto, c’è ancora il rischio di come verrà percepito dal mercato e il potenziale rischio di contenzioso se emergeranno effetti collaterali man mano che più persone inizieranno a utilizzare il prodotto.

Investire in aziende biotecnologiche: rischi e vantaggi

Conclusioni

Le aziende biotecnologiche offrono agli investitori il potenziale per un grande guadagno, dato che operano in un’area relativamente nuova e hanno un enorme mercato da sfruttare. Tuttavia, se investi in società biotecnologiche nuove che non sono ancora provate e offrono un maggiore potenziale di ricompensa, probabilmente non otterrai nemmeno un dividendo, mentre continui a sperare in prospettive di crescita che potrebbero non materializzarsi. Un modo per mitigare il rischio potrebbe essere quello di investire in un portafoglio diversificato di azioni biotech attraverso un fondo comune (leggi anche: Investire In Fondi Comuni d’Investimento ) o un fondo negoziato in borsa.

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