Come Investire in Cina: Indicatori Economici Da Osservare

La Cina è la seconda economia più grande del mondo dopo gli Stati Uniti. Anche se oggi esistono una serie di indicatori economici standard da considerare quando si vuole investire, un’economia in rapido cambiamento come quella cinese non è facile da capire e valutare perché spesso manca di trasparenza ed è avara di informazioni per economisti, analisti, banchieri ed investitori. Oggi vedremo quali indicatori economici tenere in considerazione prima di effettuare qualsiasi investimento in Cina.

Un Pò di Storia

Dalla fine degli anni ’70, la Cina si è evoluta dal comunismo più totalitario ad un mercato capitalista centralizzato. La sua trasformazione economica iniziò nel 1978, quando sono state introdotte le riforme del mercato capitalista. Nei decenni che seguirono, la Cina è passata da un’economia agricola rurale ad una industriale con un’economia orientata ai servizi. Attualmente, è la più grande economia agricola del mondo. Attualmente, l’attenzione del governo è più concentrata sul consumo interno rispetto all’industria e alle esportazioni. Come paese più popoloso del mondo, con 1,4 miliardi di persone, il potere d’acquisto dei consumatori è ampiamente e costantemente monitorato. Dopo aver sperimentato una crescita a due cifre per decenni, oggi l’economia cinese sta cominciando a rallentare. Il suo prodotto interno lordo (PIL) è cresciuto del 7,3% nel terzo trimestre di quest’anno, il valore più basso da quando il mondo è stato colpito dalla crisi finanziaria. Ma questo dato è visto come una maturazione della economia cinese!

National Bureau of Statistics

Anche se sono ampiamente osservati e segnalati, la precisione degli indicatori economici forniti dal National Bureau of Statistics (NBS) sono spesso messi in discussione ed oggetto di controversia. Infatti Li Keqiang, premier del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese ed economista, ha detto che tali dati non sono affidabili (anche secondo i documenti resi pubblici da Wikileaks nel 2010). Ad ogni modo, l’NBS misura il PIL della Cina attraverso tre grandi settori: primario (agricoltura), secondario (costruzioni e produzione industriale) e terziario (settore dei servizi). Statisticamente, il settore primario cinese rappresenta il 10% del PIL, il settore secondario il 44% e il terziario il 46% (dati 2013).

1. Composite Leading Indicators

L’influente Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) fornisce un indicatore valido per tutte le economie del mondo, compresa la Cina: il Composite Leading Indicators (CLIs). L’obiettivo del CLI dell’OCSE, che vengono pubblicati ogni mese, è quello di fornire i primi segnali di crescita o di rallentamento dell’attività economica di un paese. L’OCSE utilizza una vasta gamma di dati per indicare cambiamenti nell’economia cinese. E’ universalmente riconosciuto come l’indicatore economico più affidabile.

2. The Conference Board

Un altro indicatore molto considerato dagli investitori è sicuramente il Conference Board. Dal 2010 pubblica il The Conference Board Leading Economic Index (LEI) per la Cina, che segnala i punti di svolta nei cicli economici cinesi. L’indice aggrega sei indicatori economici, che vanno dalla produzione al credito e misurano costantemente l’attività economica in Cina.

3. HSBC Manufacturing Index

L’HSBC Manufacturing Purchasing Managers Index (PMI) è un altro indicatore che viene tenuto in considerazione per monitorare lo stato dell’economia cinese. Viene considerato un indicatore “precoce” della salute economica del settore manifatturiero in Cina e viene pubblicato mensilmente. Ricordate che la Cina è il più grande produttore manifatturiero al mondo.

Ogni lettura di indice sopra 50 indica espansione rispetto al mese precedente, mentre una lettura inferiore a 50 indica una contrazione.

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