Italia nella top 10 per Attrattività Capitali Esteri

La AT Kearney, che analizza le tendenze degli investimenti servendosi di numerosi parametri quali dati economico-finanziari ma anche di decisioni di investimento internazionali, è una società globale leader nella consulenza strategica. Come ogni anno, questa società ha pubblicato il FDI Confidence Index, vale a dire una classifica dei 25 Paesi che, più di ogni altro, risultano essere le mete preferite per investire. E’ dopo oltre un decennio che l’Italia compare nella top 10 di queste destinazioni predilette per gli investimenti.

 

Italia: nella top 10 delle mete preferite per investire

Italia: nella top 10 dei Paesi dove investire

Anche nel 2018, la crescita del Pil, in Italia, risulta essere piuttosto rallentata. E’ questo il fattore che, forse più di ogni altro, ci fa meravigliare del fatto che l’Italia compaia, per la prima volta dopo il 2004, nella top 10 dei paesi dove investire. Rispetto all’anno scorso, l’Italia ha scalato ben tre posizioni, cosa che evidenzia un notevole sentimento di fiducia degli investitori stranieri nei confronti dell’economia italiana.

Una nuova luce per l’economia italiana

Campione dell’indagine attuata dalla società AT Kearney sono stati 500 dirigenti delle principali società internazionali, indagine che ha citato molti fattori fra cui il Piano Industria 4.0. Il fatto che l’Italia abbia guadagnato ben tre posizioni sino a giungere alla famigerata top 10, per la prima volta dal 2004, fa sì che il Bel Paese possa vantare la migliore performance fra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Fra questi, la Francia si trova al settimo posto e la Svizzera appena sopra all’Italia, al nono. Hanno contribuito a questa sorprendente scalata dell’Italia diversi fattori fra cui la crescita della domanda estera, il più basso tasso di disoccupazione negli ultimi cinque anni, i dati sul PIL e proprio il sopracitato piano Industria 4.0.

Il parere dell’Unione Europea riguardo l’economia italiana è molto positivo: si prospetta una crescita progressiva dell’1,5%, nonostante una moderazione della crescita del PIL dell’1,2% nel 2019.

Il fatto che l’indagine si sia svolta in un periodo in cui l’Italia si barcamenava per l’incerta situazione di campagna elettorale, non ha influenzato le aziende, che non temono minacce alla stabilità. Il risultato ottenuto dall’Italia ha reso tutti soddisfatti in quanto si tratta di un vero e proprio balzo in avanti, significativo di una rinata fiducia degli investitori stranieri nell’economia italiana. Inoltre, l’attuazione di politiche per il potenziamento e il rilancio di crescita, competitività e produttività sono state fondamentali a rendere l’Italia una meta allettante per gli investitori stranieri.

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