La storia del mercato azionario

Quando la gente pensa al mercato azionario, pensa immediatamente alle grandi Borse mondiali come, ad esempio, Wall Street a New York City.

Se è vero che Wall Street è il luogo della nascita del mercato azionario moderno, le origini reali del mercato sono molto più antiche. Molta gente vorrebbe sapere esattamente quando il mercato è nato, perché rappresenta un qualcosa di molto affascinante. La storia dimostra che la prima prova di un’associazione di categoria, riconducibile alla Borsa Valori, ha le sue radici nell’11° secolo con i mercanti ebrei e musulmani, con i propri metodi di pagamenti e crediti.

Il London Stock Exchange è una delle Borse più antiche del mondo, essendo stata fondata da John Castaing nel 1698.

Il London Stock Exchange annovera attualmente più di 3.000 aziende e rappresenta oltre 80 nazioni. Il NYSE (New York Stock Exchange) è il più noto e più antico di tutti i mercati azionari americani. Fondata nel 1792, il New York Stock Exchange ha una capitalizzazione totale di quasi $ 30 miliardi e comprende oltre 2.000 aziende.

Infine una delle borse asiatiche più antiche è il Bombay Stock Exchange. Questo mercato è stato istituito nel 1875 e commercializza circa $ 2.000.000 ogni giorno.

 

La storia del mercato azionario

 

La storia del mercato azionario: Wall Street

Il 1653 segna l’anno della nascita di Wall Street, essendo stato istituito dagli immigrati provenienti dai Paesi Bassi. Gli olandesi eressero anche un muro per fornire una barriera di protezione contro possibili attacchi indiani.

Questi immigrati non potevano rendersi conto che questa piccola struttura di base sarebbe diventata in futuro la capitale finanziaria ed economica del mondo! Il muro eretto dagli olandesi rimase al suo posto per 32 anni, fino al momento in cui fu costruita al suo posto una nuova strada, denominata Wall Street. Gli scambi economici venivano fatti in mezzo alla strada. Ora, Wall Street, supervisiona il commercio di miliardi di dollari ogni giorno! La prosperità di questo mercato azionario non è stata per caso, in quanto il mercato ha dimostrato di essere estremamente volatile nel breve termine.

La storia del mercato azionario: La Borsa Italiana

La Borsa Italiana o Piazza Affari (dal nome della piazza dove è situata) nasce il 16 Gennaio del 1808, con decreto del vicerè Eugenio Bonaparte. Ora vediamo le tappe principali della sua storia:

* Il 16 gennaio 1808 viene istituita la “Borsa di Commercio” di Milano, con decreto del vicerè Eugenio Bonaparte

* il 15 febbraio 1808 la Borsa inizia le contrattazioni ufficiali nella sede provvisoria messa a disposizione dal Monte di pietà

* nel 1809 i locali della Borsa vennero trasferiti nel Palazzo dei Giureconsulti,

* fra il 1887 e il 1890, a causa di lavori di ristrutturazione della sede, le riunioni di Borsa furono trasferite al Teatro alla Scala.

* verso la fine del XIX secolo, grazie ad un mercato in forte crescita, si ripresentarono problemi di spazio e per la prima volta si pensò di costruire un palazzo come sede della Borsa,

* nel 1901 il palazzo venne inaugurato nella sede prescelta, ovvero Piazza ellittica, oggi Cordusio,

* nel 1928 venne affidato all’architetto Mezzanotte l’incarico di progettare la nuova sede della Borsa, che prese il suo nome,

* nel 1932 venne inaugurato Palazzo Mezzanotte, tutt’ora sede della Borsa.

Il primo titolo azionario quotato fu la “Società delle strade ferrate del Lombardo-Veneto“, nel 1858.

Mentre la più antica società quotata ancora in attività è  la Bastogi, che fece il suo esordio sul listino nel 1863 come “Società italiana per le strade ferrate meridionali”.

La seconda società, per anzianità, è la Italcementi, che fu quotata per la prima volta nel 1874 con il nome di “Società italiana dei cementi e delle calci idrauliche”. Tra le “veterane” del listino c’è la “Società italiana per le strade ferrate del Mediterraneo”, poi diventata Mittel, mentre tra gli ultimi titoli quotati c’è quello de “il Sole 24 Ore“.

Alla fine del 1997 sui mercati della Borsa Italiana erano quotate 235 società nazionali, la cui capitalizzazione complessiva ammontava al 30% del Pil. Il valore degli scambi sui mercati azionari era pari al 17% del Pil. Dieci anni dopo, la capitalizzazione di Piazza Affari era di 733 miliardi di euro (pari al 48% del Pil) e le società quotate 301 (344 con le società estere e quelle quotate sull’MTA International). Negli ultimi 10 anni 236 società sono state ammesse a quotazione sui mercati di Borsa Italiana, in 193 casi a seguito di operazioni precedute da offerta pubblica. Il valore degli scambi azionari è costantemente aumentato, raggiungendo nel 2007 il 103% del Pil. Dal 1998 al 2007 sono stati registrati scambi complessivi per un totale di 8.180 miliardi di euro, di cui 1.575 miliardi di euro nel corso del 2007.

L’integrazione con il London Stock Exchange, decisa nel corso del 2007, rappresenta un nuovo importante passo attraverso il quale la Borsa può continuare a contribuire allo sviluppo del sistema economico e finanziario italiano.

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