I Migliori Titoli Bancari Del 2015

Oggi il settore finanziario si trova in una fase davvero interessante. Le banche, in teoria, offrono un rendimento migliore quando i tassi di interesse aumentano. Con tale situazione, infatti, il tasso sui prestiti aumenta più velocemente rispetto a quello che pagano sui depositi. Questo spread è chiamato “margine di interesse netto“. E un margine di interesse netto più ampio è sempre un fatto positivo per gli istituti di credito.

Negli ultimi anni, con i tassi di interesse ai minimi storici, i margini di interesse netto sono stati limitati, anche se i minori oneri finanziari hanno rappresentato senza dubbio un fattore positivo. Il problema è che quando i tassi di interesse aumentano, il mercato obbligazionario ne subirà le conseguenze, portando a perdite per le banche nell’ordine di miliardi di euro! Inoltre, ci sarà una ridotta la domanda di rifinanziamento ipotecario. Le banche possono prepararsi a questi eventi fino ad un certo punto, ma molto dipenderà da quanto velocemente aumenteranno i tassi di interesse. A questo proposito, è probabile che la Federal Reserve e la BCE saranno più “accomodanti” (che è positivo per le banche). D’altra parte, i tassi più rimangono bassi, tanto più sarà difficile per le banche regolarsi in tal senso. Pertanto, il rischio rimane. Fortunatamente, se si investe nelle banche più forti e solide, allora si dovrebbe essere in grado di resistere ad eventuali “tempeste”, ma anche reinvestire i dividendi può rappresentare un’ottima strategia da prendere in considerazione. Qualunque siano le decisioni che prenderete, vediamo ora i migliori titoli bancari del 2015.

Top 10 Titoli Bancari del 2015

  1. JPMorgan Chase & Co. (JPM)
  2. Bank of America Corp. (BAC)
  3. Citigroup Inc. (C)
  4. Wells Fargo & Co. (WFC)
  5. The Bank of New York Mellon Corp. (BK)
  6. State Street Corp. (STT)
  7. HSBC Holdings plc (HSBC)
  8. Capital One Financial Corp. (COF)
  9. The PNC Financial Services Group, Inc. (PNC)
  10. Fifth Third Bancorp (FITB)
Banca    Trailing P/E      Margine di profitto (ttm)     ROE (ttm)     Dividend Yield

JPM

11.23 23.90% 9.82% 2.70%
BAC 45.37 5.90% 2.03%

1.20%

C

23.40 10.44% 3.59% 0.10%
WFC 13.35 27.80% 13.25%

2.50%

BK

14.68 20.11% 8.35% 1.70%

STT

16.36 20.31% 9.97%

1.60%

HSBC 11.55 27.24% 8.67%

4.30%

COF

10.48 23.62% 10.19% 1.50%
PNC 12.54 27.71% 9.33%

2.10%

FITB 11.53 25.82% 9.79%

2.70%

Come potete vedere, i multipli, i margini di profitto e il ROE sono tutti molto simili per la maggior parte degli istituti bancari presi in considerazione. Le disparità si trovano principalmente con rendimenti da dividendi (dividend yields). Mentre i dividendi sono un bel lusso, non sono così importanti come le prestazioni di un titolo. E non parliamo di prestazioni ad un anno o a tre anni, ma come un titolo si sia comportato negli ultimi dieci anni.

Questo lasso di tempo viene scelto per un motivo molto semplice: ci mostra come le banche siano state in grado di far fronte a mercati estremamente volatili. In pratica, anche se il mercato non ha fatto altro che apprezzarsi nel corso degli ultimi anni, se si guarda il quadro generale il mercato ha subito invece la peggiore caduta dal 1929 e realizzato nuovi massimi negli ultimi dieci anni.

Confronto delle Prestazioni

I risultati passati non rappresentano un indicatore affidabile della performance futura, ma dovrebbero sempre giocare un ruolo in tal senso. Vediamo ora le prestazioni ottenute dai suddetti titoli negli ultimi dieci anni.

Banca Performance a 10 anni

JPM

71.71%
BAC

(63%)

C (88%)
WFC 82.96%
BK 27.27%
STT 75.50%
HSBC (41.52%)
COF 6.38%
PNC 77.68%
FITB (55.49%)

Conclusioni

Se intendete investire in una banca, le informazioni sopra citate vi saranno molto utili. Le grandi banche che hanno “performato” poco nel corso degli ultimi dieci anni hanno migliorato i loro bilanci, ma con le nuove regole e i maggiori costi legali, la crescita sarà più difficile da raggiungere in futuro. Ad ogni modo, indipendentemente dalla sua dimensione, qualsiasi banca presente in questa lista lo è per una buona ragione. Tuttavia, bisogna tener presente che l’aumento dei tassi di interesse potrebbe non essere così vantaggioso per le banche. Molto dipenderà da quanto velocemente questi tassi varieranno nel tempo.

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