– News – Climate change, un BTp green a sostegno dell’ambiente

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Il punto 5 del programma giallorosso è incentrato sull’economia verde. Ma con quali soldi saranno finanziate tutte le infrastrutture per la transizione ecologica? Di certo un po’ di finanziamenti arriveranno da Bruxelles; non saranno però sufficienti a sostenere tutti i progetti in cantiere. Francia, Belgio e Polonia hanno trovato la soluzione nei green bond di Stato: titoli sovrani, emessi con il “vincolo di scopo ambientale” e quindi indirizzati in via esclusiva a progetti green, così come prevedono i Green Bond Principles elaborati dall’associazione internazionale del mercato di capitali (Icma), vero punto di riferimento per gli operatori internazionali.

BTp green annunciato

L’Italia potrebbe dunque seguire l’esempio dei partner europei? Nel programma giallorosso non ci sono indicazioni sul finanziamento del Green New Deal. Nei cassetti del ministero dell’Economia (Mef) c’è però il progetto del BTp green. La prima a parlarne nel giugno 2017 è stata l’allora direttore del Tesoro, Maria Cannata: a Londra durante il convegno di Euromoney, emerse che il Mef stava studiando la tipologia green bond. Tre mesi dopo, in audizione parlamentare, il commissario Consob Anna Genoves e, sollecitava «l’emissione di titoli di debito pubblico green, con taglio e regime fiscale proprio dei BTp e quindi a vocazione retail, in modo da permettere al risparmio delle famiglie anche questo tipo di impiego». Genovese quindi andava oltre: un titolo di Stato green non solo per investitori istituzionali ma anche per le famiglie. Il commissario Consob proponeva inoltre «l’incentivazione degli emittenti corporate a emettere green bond idonei, per regime di emissione e commercializzazione, anche all’offerta al pubblico retail, alle stesse condizioni proposte agli investitori istituzionali e compensando con alcune agevolazioni fiscali gli inevitabili maggiori costi di emissione per gli oneri di compliance».

Lagarde, Villeroy e un QE per i green bond

Nel 2017 c’era il Governo Gentiloni. Il dossier sul BTp green, a quanto si sa, è stato studiato pure dal Governo gialloverde quando il Mef era retto dal ministro Giovanni Tria. La pratica finirà ora sulla scrivania del neoministro del Mef Roberto Gualtieri? Quest’ultimo fino a qualche giorno fa presiedeva la commissione per i problemi economici e monetari (Econ) del Parlamento europeo. Proprio davanti all’Econ, mercoledì 4, ha parlato la nuova presidente della Bce, Christine Lagarde che non si è sottratta alle domande sui green bond; nello specifico le è stato chiesto se la Banca centrale effettuerà i prossimi acquisti di asset in linea con gli obiettivi ambientali dell’Onu e con quelli del Trattato di Parigi sul contenimento del riscaldamento globale. Lagarde ha risposto che il mercato delle obbligazioni verdi è relativamente piccolo ma che la Bce lo monitorerà in modo intensivo dando un segnale al mercato circa la sua rilevanza. Il governatore della Banca centrale francese e componente del consiglio Bce, Francois Villeroy de Galhau, si è invece mostrato freddo sulla possibilità di lanciare un QE focalizzato sui cambiamenti climatici, perché «acquisti massicci su un ammontare relativamente basso di green bond potrebbero distorcere seriamente il mercato distorcerebbe pesantemente il mercato delle obbligazioni green».

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