– News – Enel, bond sostenibile anche nel prezzo: cedola fissa a zero

obbligazioni

Lanciata nuova emissione da 2,5 miliardi. La tranche a 5 anni con un tasso nullo

di Laura Serafini

default onloading pic

2′ di lettura

Il secondo bond Enel legato a obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite spunta un rendimento pari a zero. In una fase di tassi negativi, combinata con la sostenibilità che viene percepita come meno rischiosa e dunque meno costosa in termini di remunerazione per il mercato, accade anche questo. Il gruppo guidato da Francesco Starace ha lanciato un’emissione in tre tranche da 2,5 miliardi di euro, raccogliendo ordini per 10 miliardi. E la prima tranche, su tre complessive con scadenze 5, 7 e 15 anni, ha spuntato una cedola fissa pari a zero. Il rendimento effettivo a scadenza si attesta a 0,189% perché il bond è stato emesso sotto la pari, a 99,123. Si arriverà anche in Italia, come sta già accadendo sulle emissioni all’estero e con i clienti che hanno deposti rilevanti presso le banche, al punto che sarà il mercato a remunerare le aziende per prestargli soldi sottoscrivendo i bond?

Le emissioni sostenibili, inaugurate da Enel (le prime al mondo) a settembre con il lancio di un bond in dollari da 1,5 miliardi, si stanno rivelando un successo.

PER APPROFONDIRE / Enel, dagli investimenti flessibili la spinta alla redditività globale

Tornando alla tranche di 5 anni, la nota diffusa spiega che il tasso di interesse applicato rimarrà invariato sino a scadenza del prestito obbligazionario a fronte del raggiungimento dell’obiettivo di una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili (su base consolidata) pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata (al 30 giugno 2019 già pari al 45,9%)alla data del 31 dicembre 2021. In caso di mancato raggiungimento di tale obiettivo, verrà applicato un meccanismo di step up con un incremento di 25 punti base del tasso di interesse.

La seconda tranche, da un miliardo e scadenza 7 anni, ha spuntato un rendimento a tasso fisso pari allo 0,375% (anche questa emessa sotto la pari, con un rendimento effettivo dello 0,474%). Le condizioni legate al raggiungimento dell’obiettivo sono le stesse della prima tranche. La terza tranche, da 500 milioni scadenza 15 anni, ha un tasso fisso dell’1,125% (effettivo 1,204%). In questo caso l’obiettivo da rispettare nel 2030 è un livello di emissioni dirette di gas ad effetto serra pari o inferiore a 125 g di CO2 per kilowattora) (nel 2018 già pari a 369 g di CO2 per kilowattora).

[ad_2]
Approfondisci dalla risorsa…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *