– News – Ex Ilva, Conte: Nazionalizzazione? Valutiamo tutte le alternative

(Teleborsa) – “Stiamo valutando tutte le possibili alternative, ma non ha senso parlarne adesso perché ora aspetto una risposta dal signor Mittal. Vorrei incontrarli nelle prossime ore”. Lo ha riferito il Premier Giuseppe Conte, a Porta a Porta, rispondendo alla domanda di Bruno Vespa su un’eventuale nazionalizzazione dell’ex Ilva.

“Semmai questo tavolo negoziale non dovesse aprirsi o non dovesse essere proficuo nei risultati i criteri – ha spiegato il Presidente del Consiglio- saranno la salvaguardia degli investimenti produttivi, il piano ambientale e la salvaguardia dell’occupazione. Questi sono gli obiettivi, vedremo quali sono gli strumenti migliori per arrivarci”.

Il Capo del Governo ha affermato poi di non essere preoccupato per le oscillazioni all’interno della maggioranza sulla questione dello scudo penale. “Non mi preoccupano affatto – ha detto – addirittura io invoco coesione anche rivolgendomi alle forze di minoranza su questa questione, non ho dubbi che le forze di maggioranza faranno tutto quello che va fatto per salvaguardare l’obiettivo”.

Nel frattempo, Palazzo Chigi è ancora teatro di incontro tra Governo, parti sindacali e rappresentanti degli enti locali mentre monta la preoccupazione.

SINDACATI IN ALLARME – “Siamo preoccupati, vorremmo avere dal Governo certezze sulla volontà di portare a termine il piano industriale di ArcelorMittal. Rischiamo di arrivare alla solita macelleria sociale”, ha detto il Segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone

“Bisogna ristabilire il piano industriale con gli occupati e la produzione che avevamo previsto, questa deve essere la base della discussione. Noi chiederemo con forza questo”, commenta il leader della Uil, Carmelo Barbagallo.

Per Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm: “Con o senza ArcelorMittal il Governo deve assumere decisioni responsabili per risolvere questo disastro che mette a rischio il futuro di 20mila lavoratori. L’esecutivo ci deve dire come intende risolvere definitivamente una situazione che altrimenti potrebbe far scoppiare una gravissima catastrofe ambientale, occupazionale e industriale”.



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