– News – Gedi vola, la bagarre di famiglia infiamma i prezzi

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Gedi Gruppo Editorialei in volata a Piazza Affari. I titoli sono anche entrati in asta di volatilità, portandosi sopra il valore messo sul piatto dalla Romed di Carlo De Benedetti che venerdì sera, a sorpresa , ha proposto di rilevare il 29,9% del capitale a 0,25 euro per azione. D’altra parte il gruppo Cir, guidato dal figlio Rodolfo De Benedetti, ha respinto al mittente la proposta etichettandola come «manifestamente irricevibile». Intanto il mercato si interroga se l’intera Gedi sia nel mirino di altri gruppi, come emerso anche dal botta e risposta di commenti tra Rodolfo De Benedetti e il padre Carlo. Quest’ultimo ha infatti commentato: «Trovo bizzarre le dichiarazioni di mio figlio Rodolfo. È la stessa persona che ha trattato la vendita del Gruppo Espresso a Cattaneo e Marsaglia. La gestione sua e di suo fratello Marco hanno determinato il crollo del valore della azienda e la mancanza di qualsiasi prospettiva, concentrandosi esclusivamente sulla ricerca di un compratore visto che non hanno né competenza. Né passione per fare gli editori. Ha distrutto valore negli ultimi anni. Nonostante l’età, ho passione e idee per istituzionalizzare il Gruppo assicurandogli un futuro di indipendenza ed autonomia».
In effetti nei mesi scorsi sono circolate mille voci su Gedi, società che pare sia stata nel mirino di Xavier Niel, il patron di Iliad che controlla in Francia Le Monde, e di Vivendi. Ma l’ipotesi più accreditata, come ha rivelato Il Sole 24 Ore, è quella che Gedi sia stata oggetto di un’offerta di Flavio Cattaneo, il manager che di recente ha incassato una cospicua liquidità sia da Telecom Italia sia dalla cessione di Italo. Ed è proprio a tale offerta che si riferisce anche Carlo De Benedetti. Pare che Cattaneo, insieme al fondo Peninsula e forse a un altro investitore, abbia offerto 0,37 euro per azione per rilevare un’importante quota di Gedi, valorizzando l’azienda circa 190 milioni.
«Il titolo ha perso il 30% circa da inizio anno e tratta con un rapporto tra enterprise value ed ebitda di circa 4 volte, allineato a quelli di Cairo, che però offre uno rendimento del 6,8%», hanno commentato gli analisti di Equita, che consigliano cautela sulle Gedi (‘Hold’), sebbene stimino un prezzo a 0,38 euro. Gli esperti consigliano prudenza (‘Hold’) anche su Cir (+0,5%).
Dalle ultime rilevazioni Consob risulta che Cir detiene il 43% delle azioni, la famiglia Agnelli detiene il 6,9% (di cui il 4,7% attraverso Exor Nv), Carlo Perrone il 5% e la Sia Blu (di Giacaranda Caracciolo Falck) il 5%.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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