– News – Mediaset: “Vivendi vuole impedire la nascita di MFE”

(Teleborsa) – Vivendi vuole impedire la nascita di MFE, “un progetto del tutto analogo a quello che Vivendi, concorrente di Mediaset, a più riprese ha pubblicamente dichiarato di voler realizzare direttamente e da sola”.

È quanto si legge in una lettera che il Cda di Mediaset ha scritto in replica a quella di Vivendi, in vista dell’assemblea del 10 gennaio.

“Il progetto di creare un gruppo pan-europeo nel settore dell’entertainment e dei media e la fusione delle attività italiane e spagnole in MFE “sono essenziali per il futuro del gruppo Mediaset, nonché per tutti i suoi azionisti e stakeholder”, ribadisce il board del Biscione.

Nella lettera si sottolinea che “la mancata realizzazione del progetto comporterebbe gravi danni per la società, tra i quali in primis la perdita di importanti sinergie riconosciute da gran parte degli analisti (tutti ignorati da Vivendi) nonché l’impossibilità di agire quale polo aggregante nel processo in atto di consolidamento del settore”.

Il Cda di Mediaset rileva anche che “mentre afferma di aver investito ‘oltre 1,2 miliardi da circa 3 anni’, Vivendi dimentica che tale investimento è stato effettuato in violazione delle disposizioni di cui all’art.43, comma 11, Tusmar accertata da AGCom e del contratto stipulato con Mediaset l’8 aprile 2016 relativo alla cessione di Premium“.

Mediaset inoltre “ritiene infondate le critiche di Vivendi alla proposta di delibera e alla ‘procedura che le società del gruppo Mediaset hanno dichiarato di voler seguire per approvare la fusione‘. Infatti, tale proposta: non ha ad oggetto l’approvazione del progetto di fusione né di un nuovo progetto di fusione, è pienamente legittima e ha a oggetto solo limitate modifiche al progetto di statuto di MFE e al regolamento delle azioni a voto speciale, tutte finalizzate a uniformarsi alle indicazioni fornite dal Tribunale di Milano in sede di tentativo di conciliazione e a migliorare il modello di governance di MFE, supera le critiche formulate dal Tribunale di Madrid, che peraltro Mediaset Espana (e Mediaset, per quanto di competenza) non condividono e che formano oggetto di ricorso in appello”.



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