– News – Rifiuti, Istat: aumentano famiglie che fanno raccolta differenziata

(Teleborsa) – Cresce il numero di famiglie italiane che fanno la raccolta differenziata. A dirlo è l’Istat che a partire dal 1998 ha registrato notevoli incrementi nella percentuale di famiglie che dichiarano di effettuare ”sempre” la differenziazione di tutti i tipi di rifiuti considerati, per effetto sia dei provvedimenti normativi sia della crescente sensibilità ambientale in tema di rifiuti.

Dal report Istat “Raccolta differenziata dei rifiuti: comportamenti e soddisfazione dei cittadini e politiche nelle città” relativo al periodo 2017-2018, emerge un aumento per quanto riguarda la differenziazione della plastica: l‘87,1% delle famiglie lo scorso anno ha dichiarato di differenziare i contenitori in plastica (+2,1% rispetto al 2017). Un trend che grazie all’aumento della consapevolezza negli ultimi vent’anni ha registrato un incremento notevole se si pensa che nel ’98 la plastica veniva differenziata solo dal 39,7% delle famiglie. I contenitori in vetro, già differenziati di più rispetto agli altri tipi di rifiuti, mostrano ulteriori aumenti: dall’84,1% nel 2017 all’85,9% nel 2018. La carta presenta un andamento simile a quello del vetro: differenziata con continuità nel 84,8% dei casi nel 2017, raggiunge l’86,6% nel 2018. Lalluminio viene differenziato dal 71,3% delle famiglie mentre la raccolta delle batterie esauste mostra invece una sostanziale stabilità nel 2018.

Nel 2017 la quantità di rifiuti urbani raccolti in Italia è stata pari a 488,7 kg per abitante e di questi ne è stato differenziato il 55,5% (3,0 punti percentuali in più del 2016). Dati che collocano il nostro Paese all’ottavo posto della graduatoria decrescente di rifiuti urbani riciclati nei 28 Paesi membri. Entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani di carta, metallo, plastica e vetro (cioè, i materiali raccolti in maniera differenziata) dovrà raggiungere almeno il 50% in termini di peso.

A livello regionale, al Nord è più alta la proporzione di famiglie che differenziano i rifiuti rispetto alle altre zone del Paese. In particolare, pur mostrando il più alto livello di rifiuti urbani prodotti, il Nord-est raggiunge la percentuale maggiore di raccolta differenziata, pari al 68,3% (rispettando l’obiettivo del 65% previsto dalla normativa).



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