– News – Salini Costruttori, in vista di Progetto Italia entrano in cda Erede e Costamagna

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La holding della famiglia Salini rinnova il board in vista del maxi riassetto che lancerà il nuovo leader infrastrutturale italiano entro fine anno

di Cheo Condina

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2′ di lettura

Ingressi di peso nel cda di Salini Costruttori, la holding che controlla Salini Impregilo, anche in vista dell’ampio riassetto a cui va incontro il gruppo infrastrutturale con il salvataggio di Astaldi e il lancio di Progetto Italia.

In particolare, l’assemblea di Salini Costruttori, riunitasi ieri, ha eletto, con voto unanime il nuovo board in cui sono stati confermati Alessandro Salini, Francesco Saverio Salini, Pietro Salini e Simonpietro Salini e nominando, quali nuovi consiglieri Claudio Costamagna, Sergio Erede, Daniele Gambirasio, Nicola Greco e Antonio Nuzzo. Tra loro spiccano ovviamente Sergio Erede, considerato uno degli avvocati più influenti del gotha finanziario (se non il più influente) e Claudio Costamagna, che era già stato presidente di Impregilo quando quest’ultima era passata sotto il controllo della famiglia Salini. Al tempo stesso, Costamagna fino all’anno scorso è stato presidente di Cassa Depositi e Prestiti, che giocherà un ruolo chiave nel lancio di Progetto Italia contribuendo in misura robusta, per l’esattezza con 250 milioni, all’aumento di capitale di Salini Impregilo da 600 milioni funzionale all’operazione di sistema e che sarà sottoscritto anche da Salini Costruttori (50 milioni di euro) dalle banche finanziatrici (150 milioni) e dal mercato (150 milioni), a fronte di un consorzio di banche a garanzia per l’eventuale inoptato.

Il nome di Costamagna, nei mesi scorsi, era stato fatto anche per la presidenza della nuova Salini Impregilo, che nascerà appunto – cambiando anche nome – con lo sviluppo di Progetto Italia ma il suo ingresso nella holding dei Salini fa perdere quota a questa ipotesi visto che questa figura verrà espressa da Cdp, seppur in condivisione con Salini Costruzioni.

Settimana scorsa, in occasione dell’assemblea dei soci di Salini Impregilo che ha approvato l’aumento di capitale da 600 milioni, il numero uno Pietro Salini aveva annunciato che ormai il riassetto è alle porte. Entro fine anno arriverà il nuovo piano per Progetto Italia, il nuovo nome della società e sarà completata la ricapitalizzazione, mentre l’iniezione di capitale in Astaldi potrebbe “sconfinare” seppur di poco nel 2020 a seconda dei tempi autorizzativi del Tribunale.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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