Perché Investire in Ripple, l’Anti Bitcoin

Nell’universo sconfinato delle criptovalute Ripple è, a mio parere, quella più interessante e potenzialmente più redditizia. Conosciuta anche con il simbolo XRP, questa valuta virtuale si basa su un sistema di trasferimento di fondi in tempo reale (chiamato RTGS), uno scambio valute e di invio di denaro fornito dall’omonima società.

L’Ascesa di Ripple

Solo un anno fa, per comprare 1 Ripple ci volevano $ 0,006 centesimi. Oggi servono 2,90 dollari: tradotto, significa che in un anno la criptovaluta si è apprezzata del 39.600%!! Numeri che ne fanno la seconda valuta digitale per capitalizzazione di mercato dopo il Bitcoin (90 miliardi di dollari contro 250), superando di fatto Ethereum.

Uno degli elementi che ha giocato a favore del Ripple è stato il suo essere pensato per le imprese, che possono usarla per i pagamenti “cross border” utilizzando la tecnologia blockchain. Ma l’ascesa di Ripple ha ulteriormente ridotto il peso specifico del più popolare Bitcoin, che nelle ultime settimane ha perso ben il 40% del suo valore sul totale di tutte le criptovalute.

Ma il fattore più determinante che ha contribuito alla sua crescita nell’ultimo anno è stato l’annuncio di un consorzio di banche asiatiche (soprattutto giapponesi) che hanno raggiunto l’accordo per una sperimentazione per l’uso della criptovaluta come base per un nuovo sistema di carte di pagamento.

Differenze Con Il Bitcoin

A differenza del più celebre Bitcoin, Ripple ha raccolto decine di milioni di investimenti anche da banche come Santander. Inoltre, a differenza della più celebre “sorella”, è dotato di una struttura centralizzata e utilizza per le transazioni una valuta digitale denominata XRP, che ha un tempo di settlement di soli 4 secondi. E questo, in un’era in cui il denaro si muove ormai in tempo reale, rappresenta un notevole vantaggio competitivo rispetto agli oltre 2 minuti di Ethereum e all’ora del Bitcoin per la certificazione della transazione. E alle banche questa caratteristica piace.

Tecnicamente parlando, il Ripple è dotato di un protocollo che permette di avere un libro mastro delle operazioni decentralizzato ma comunque certificato da alcuni grandi nodi della Rete, come gli operatori telefonici o prestigiose istituzioni accademiche (come il MIT di Boston). In altre parole, non nasce come strumento anonimo e rivoluzionario come il Bitcoin, che vuole essere indipendente da tutte le autorità monetarie, ma permette allo stesso modo l’uso della blockchain.

Ma una cosa che lo differenzia da tutte le altre criptovalute, Bitcoin in primis, è che Ripple vanta un indirizzo fisico, ovvero quello della startup americana che ha creato questo progetto.

 

Conclusioni

Nonostante la quotazione XRP sia cresciuta più del Bitcoin nell’ultimo anno, non significa che investire in Ripple convenga di più. Si tratta però di un dato da tenere in debita considerazione nell’ambito dell’elaborazione della propria strategia trading per i prossimi anni.

Anche perché, a livello di capitalizzazione di mercato, il BTC rimane al momento inarrivabile. Per trarre qualche conclusione più certa, bisognerà monitorare la quotazione del Ripple nei prossimi mesi.

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