Strategie Forex: Il Rollover e il Carry Trading

Chi opera costantemente nel Forex Trading deve necessariamente conoscere alcuni concetti fondamentali. Uno di questi è sicuramente quello che viene chiamato Rollover, con l’annessa strategia denominata Carry Trading. Ma andiamo per gradi. Per Rollover s’intende il tasso di interesse che si guadagna o perde su ogni operazione mantenuta aperta durante la notte, alle 22.00 GMT circa (23 ora italiana). Questo orario viene chiamato “Cut of time”. Come sappiamo, ogni valuta ha un proprio tasso d’interesse che è basato su quello del paese dove la valuta ha corso legale. E se il tasso di interesse della valuta acquistata è il più alto della coppia valutaria, il trader guadagnerà un rollover positivo. Al contrario, se il tasso d’interesse della valuta acquistata è il più basso tra le due valute della coppia, allora si pagherà un rollover. L’ammontare del rollover, ovviamente, varierà di giorno in giorno con il variare dei tassi di interesse overnight (cioè il tasso di interesse medio al quale una selezione di banche di Londra si concede reciprocamente prestiti i euro europeo per un periodo di 1 giorno).

Quindi, tutti i trader che avranno una posizione aperta sul Forex oltre le 23 (ora italiana) riceveranno un tasso di interesse e ne pagheranno un altro. L’orario solitamente considerato come l’inizio della giornata di trading successiva e la fine della giornata di trading attuale sono le 17.00 EST (orario di New York). Quindi ogni posizione aperta a quest’’ora verrà riportata in avanti. Una posizione aperta alle 16.59 EST verrà quindi riportata in avanti alle 17.00 EST, mentre una posizione aperta alle 17.01 EST non verrà toccata dal rollover. Facciamo un esempio. Ipotizziamo che un trader abbia acquistato la coppia di valute AUD/JPY. Dal momento che ha comprato la coppia, significa che ha comprato l’AUD e venduto il JPY. Dal momento che l’AUD ha un tasso di interesse del 4,75% e il tasso di interesse del JPY è 0,10%, il trader che detiene la coppia oltre le 23.00 riceverà un tasso di interesse del 4,75% e pagherà quindi un tasso di interesse dello 0,10% sullo yen. Ovviamente, i tassi non sono fissi e possono variare in qualsiasi momento. E questa è una notizia positiva, perché potrebbe mettere al riparo il trader da brutte sorprese. Facciamo ora un altro esempio. Se un trader apre una posizione alle 22:45 e la chiude alle 23:15 con una posizione lunga (acquisto) per 10.000 comprando Euro (EUR) e vendendo Dollari (USD) al tasso di 1,2985. Questo significa che si “prende posizione” (cioè in prestito per il meccanismo del Forex) 12.985$. Se, ad esempio il tasso BCE fosse del 1% e quello della Fed di 0.25%, significa che alle 23 il trader avrà un debito contratto da una banca per un debito contratto per comprare dei dollari sui quali si deve andare a corrispondere un tasso di interesse (in questo caso quello della Fed), ma, di contro, visto che il trader ha in conto ancora 10.000 € che verranno liquidati quando chiuderà la posizione e quindi su questi deve ricevere un tasso di interesse (quello Bce). Quindi il trader avrà un debito di 12985$ sui quali deve pagare lo 0.25% e un conto da 10.000€ su cui dovrà ricevere l’1%. Ovviamente questi tassi sono su base annua. Questo significa che, in ipotesi di tassi fermi in quanto le 2 Banche centrali non effettuano cambi di tasso, il trader incasserà l’1% annuo sui 10.000€ e pagherà lo 0,25% annuo sui 12.985$. Ma c’è il fatto che le posizioni di trading non rimangono aperte così a lungo quindi occorre riportare questi tassi su base giornaliera con una semplice operazione che vede dividere il valore del differenziale di tasso (1%-0,25%) per i 365 giorni dell’anno (in quanto il Forex anche se di sabato e domenica non viene offerto dalle piattaforme di broker, in realtà, è sempre aperto!). Quindi il trader riceverà 0,75%/365 per aver tenuto aperta la posizione oltre le 23 di sera.

La Strategia Carry Trading

Di pari passo con il Rollover si è sviluppata una strategia Forex denominata Carry Trading, attraverso la quale un trader si va ad indebitare (la seconda valuta della coppia) in valute sulle quali si pagano tassi davvero bassi (come il dollaro americano o lo yen giapponese) scegliendo quella valuta base (la prima valuta della coppia) dove i tassi interbancari overnight sono molto alti (come il dollaro canadese o il dollaro australiano). Attraverso questa strategia il trader cerca di guadagnare in periodi in cui mercati sono poco volatili (ore 23 italiane): al verificarsi di alcune condizioni favorevoli di tasso e leva finanziaria, infatti, in un anno potrebbe guadagnare anche il 50% su un conto di 1000 € se si ritrova con una coppia di valute con differenziale del 5%. Riassumendo, i trader che vogliono guadagnare con il carry trading comprano una valuta ad alto rendimento e, allo stesso momento, ne vendono una a basso rendimento. Quindi, supponendo che il tasso di cambio rimanga costante, il trader sarà in grado di guadagnare il differenziale di interesse tra le due valute. Tuttavia, per poter guadagnare con il carry trading, esistono due criteri da rispettare:

  1. trovare un differenziale di interesse elevato;
  2. trovare una coppia che sia in una tendenza rialzista quando si sceglie una posizione long e trovare un trend in ribasso quando si va short.

Di solito, questa strategia viene attuata con la coppia di valute Gpb/JpY perché la Banca d’Inghilterra tende a tenere alti i tassi di interesse, mentre quella giapponese molto bassi. Ovviamente anche il carry trade comporta un rischio, cioè che durante il periodo di “carry” si vada contro il trend del mercato.

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